giovedì 28 maggio 2015

24 MAGGIO 2015
Impressioni sulla gita a Torino
Mostra della pittrice 
TAMARA DE LEMPICKA


LA BARONESSA PITTRICE


Alla " Ragazza in verde" ,con la sua figura di fanciulla attraente,fasciata da uno svolazzante abito verde che ne esalta il corpo è affidato il compito di condurci per mano alla scoperta del fascino di un'artista cosmopolita, mondana e trasgressiva.
La ragazza esprime una singolare assonanza tra seduzione appena accennata ed un erotismo artificiale,tanto da apparire autentica e innaturale,umana e artefatta insieme.E' l'emblema della pittura di Tamara, scandalosa e seducente, fatta di volti definiti da ombre nette, da accostamenti cromatici caldi, da volumi scultorei che nascondono una malinconia che tradisce un disagio psicologico, forse il disagio del mondo moderno.
Ma chi era Tamara de Lempicka?
Il mistero e il fascino intorno alla sua personalità si vedono sin dalla nascita:1898 o 1902 ? Varsavia o Mosca? Fascinoso il mistero che crea intorno alla sua figura.Indipendente, spregiudicata, determinata, Tamara vive nel nome della sua arte e si nutre del suo talento.
L'esposizione penetra nei mondi privati dell'artista,ne racconta i viaggi, le case ,gli amori anche quelli più trasgressivi, i suoi matrimoni, i festini, i legami con Hollywood, con il mondo della moda ed il soggiorno a Houston con la figlia - sua principale antagonista - colpevole di minare la sua figura di donna totalmente autonoma  sempre al centro del tempo e dello spazio artistico. Tanto eccentrica da chiedere che le sue ceneri venissero sparse alla sua morte avvenuta nel 1980 sopra un vulcano messicano.
Il percorso di vita e di arte di questo strano e affascinante personaggio che ha attraversato quasi un secolo, ancora ci stupisce: una donna dichiaratamente trasgressiva e ambigua, la cui vita avventurosa è sintetizzata in una frase che lei stessa disse:<< Ho cercato di vivere... una vita affrontata con coraggio, nel nome della modernità...>>.
                                                                               
 Teresita Rosso
 



mercoledì 13 maggio 2015







NEWSLETTER - 12 maggio 2015

Il polittico di Bianzè: ultima occasione per vedere il capolavoro di Defendente Ferrari

Domenica 17 maggio sarà l’ultimo giorno di apertura della mostra Il polittico di Bianzè. L’autunno di Defendente Ferrari che ricostruisce le avventurose vicende storiche e artistiche del prezioso capolavoro, “rimontato” per l’occasione insieme alle tavole laterali abitualmente conservate nella Parrocchiale di Bianzè.

In occasione dell’ultimo giorno di apertura, alle ore 16, Alessia Meglio condurrà un percorso guidato alla lettura dell’opera e della fortunata stagione pittorica piemontese, quella cinquecentesca, di cui Defendente Ferrari ed i suoi abili collaboratori furono fra i massimi esponenti.
Ricordiamo che unitamente alla mostra, ideata per celebrare il primo centenario di ampliamento del Museo con il restauro del Polittico, è stato pubblicato un catalogo con un ricco corredo fotografico in vendita nel bookshop del Museo.
La visita, compresa nel biglietto di ingresso (possessori Abbonamento Musei aggiunta 5 euro), è su prenotazione al numero 0161.252764 (fino al venerdì 15 maggio) oppure 0161.252776 (sabato e domenica).




Museo Francesco Borgogna
Via Antonio Borgogna, 4
13100 Vercelli
www.museoborgogna.it

Orari
lunedì chiuso; dal martedì al venerdì dalle 15 alle 17.30 (apertura al mattino su prenotazione per scolaresche e gruppi);
sabato (fino al 16 maggio) e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.

Biglietti
intero: 10,00 euro; ridotto gruppi, convenzionati, insegnanti: 8,00 euro; bambini, studenti e possessori carta giovani (15-28 anni): 5,00 euro; abbonati Musei Piemonte e Junior Card: ingresso libero con passaggio tessera valida (per visite guidate ed eventi speciali aggiunta di 5 euro per gli adulti e 3 euro per le Junior Card)

lunedì 11 maggio 2015


La raccolta vercellese del Museo Borgogna é una delle più raffinate espressioni d'arte grazie al gusto e alla cultura del collezionista ANTONIO BORGOGNA, che allestì la sua casa e orientò i suoi acquisti intorno all'armonia tra le arti fino a costituire un vero e proprio gioiello museale aperto al pubblico.